Poesia, ritmo e ipnosi

Una delle componenti dell'espressione poetica presso tutti i popoli sono la metrica e la ritmica. Una tragedia greca andrebbe letta con la sua ritmica che teneva inchiodati vasti pubblici.

Ho avuto maniera di leggere canti di sciamani siberiani che vengono accompagnati dal battere del tamburo. Durante questi canti lo sciamano si auto-ipnotizza ed entra in contatto con il mondo del sovrannaturale.

Il ritmo sembra avere la funzione di trasportare l'uomo in mondo di forti emozioni se non addirittura in contatto con il sovrannaturale. Come ho detto sopra, una delle componenti di questo fenomeno è l'ipnosi.

Basta partecipare ad un "rave tecno" per rendersi conto che la scansione ossessiva trasporta le persone che partecipano in uno stato di coscienza alterata e di "magico". Quello che voglio asseriere è che è proprio il ritmo ad effettuare questo fenomeno.

Altro elemento che andrebbe analizzato sono le rime e le assonanze. Sono abbastanza vecchio per aver visto il nascere del "rap", il cui elemento è appunto il rimare su ritmi ossessivi in un rispondersi tra persone che è l'essenza stessa dell'assonanza.

Torniamo al tamburo dello sciamano. In Siberia, come in Nord America, il battere ossessivo del tamburo produce la fuoriuscita dallo stato normale di coscienza verso il mondo delle anime, che "posseggono" l'uomo-medicina e che fanno comunicare questo mondo con un mondo in cui valgono delle altre leggi.

Emanuele Grassi