Gli antidepressivi non hanno alcun effetto sui sintomi negativi della schizofrenia.

Paziente melanconica

Hinkelmann K (1), Yassouridis A, M Kellner, Jahn H, K Wiedemann, Raedler TJ. Nessun effetto degli antidepressivi sui sintomi negativi nella schizofrenia. Giornale di Psicofarmacologia Clinica, Ottobre 2013; 33 (5): 686-90. doi: 10,1097 / JCP.0b013e3182971e68. Informazioni sugli autori: (1) Dipartimento di Psicoterapia e Psichiatria, Università di Amburgo, Amburgo, Germania. E-Mail: [email protected] Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Riassunto.
I sintomi negativi sono comuni nella schizofrenia, ma spesso difficili da differenziare dalla depressione. Essi sul lungo termine sono associati a una invalidità e non rispondono bene agli attuali approcci terapeutici. Anche se gli antidepressivi sono comunemente prescritti nel trattamento della schizofrenia, il loro effetto benefico è ancora in discussione. Nel presente studio, abbiamo voluto indagare l'effetto di antidepressivi serotoninergici rispetto agli antidepressivi noradrenergici come terapia aggiuntiva per il trattamento dei sintomi negativi nella schizofrenia. Cinquantotto pazienti diagnosticati di schizofrenia secondo i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, nella sua quarta edizione, e con sintomi negativi predominanti, sono stati stati suddivisi a caso in tre gruppi seguendo un disegno sperimentale a doppio cieco: gruppo trattato con citalopram, reboxetina, e gruppo trattato con placebo. Il trattamento è durato 4 settimane. Per misurare il miglioramento dei tre gruppi nei punteggi della Scala della Sindrome Positiva e Negativa [Positive and Negative Syndrome Scale, N.d.T.] e nella Scala di Hamilton per Ordinamento della Depressione [Hamilton Rating Scale for Depression. N.d.T.] è stata effettuata una analisi della covarianza con misure ripetute. Per confrontare i tassi di risposta tra i gruppi di trattamento è stato utilizzato un test del χ². L’analisi della covarianza delle misure ripetute non ha mostrato alcuna differenza nel tempo tra i gruppi di trattamento rispetto ai punteggi positivi e negativi delle sottoscale della Scala delle Sindromi nel tempo (trattamento × tempo, non statisticamente significativo). Anche se un sottogruppo di soggetti, che soddisfano i criteri per la depressione minore, è suggestivo pensare dalle percentuali di risposta più elevate nel gruppo citalopram rispetto a quello del reboxetina, abbia beneficato del trattamento antidepressivo, i risultati non hanno raggiunto un livello di significatività. I nostri risultati non supportano l’esistenza di un effetto benefico del trattamento antidepressivo aggiuntivo per il trattamento dei sintomi negativi nella schizofrenia. Tuttavia, i sintomi depressivi sono ridotti nei pazienti con depressione minore da citalopram ma non reboxetina, fatto che è in linea con precedenti risultati.

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Hinkelmann K (1), Yassouridis A, Kellner M, Jahn H, Wiedemann K, Raedler TJ., No effects of antidepressants on negative symptoms in schizophrenia. J Clin Psychopharmacol. 2013 Oct;33(5):686-90. doi: 10.1097/JCP.0b013e3182971e68. Author information: (1) Department of Psychiatry and Psychotherapy, University of Hamburg, Hamburg, Germany. [email protected]

Abstract
Negative symptoms are common in schizophrenia, but often difficult to differentiate from depression. They are associated with long-term impairment and do not respond well to current treatment approaches. Even though antidepressants are commonly prescribed in schizophrenia, their beneficial effect is still under debate. In the present study, we aimed to investigate the effect of serotonergic versus noradrenergic antidepressant add-on therapy on negative symptoms in schizophrenia. Fifty-eight patients with schizophrenia according to Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition criteria and with predominant negative symptoms were randomized in a double-blind design to add-on treatment with citalopram, reboxetine, or placebo for 4 weeks. Analysis of covariance with repeated-measures design was used to compare improvement between treatment groups in scores of the Positive and Negative Syndrome Scale and the Hamilton Rating Scale for Depression. A χ² test was used to compare responder rates between treatment groups. Repeated-measures analysis of covariance revealed no differences between treatment groups over time (treatment × time, not statistically significant) for Positive and Negative Syndrome Scale subscales. Although a subgroup analysis in subjects fulfilling the criteria for minor depression was suggestive of higher responder rates in the citalopram group compared with reboxetine, the results did not reach significance level. Our findings do not support a beneficial effect of adjunctive antidepressant treatment on negative symptoms in schizophrenia. However, depressive symptoms are reduced in patients with minor depression by citalopram but not reboxetine, which is in line with previous findings.