Mundet-Tudurí X (1), Iglesias-Rodal M, Olmos-Domínguez C, Bernard-Antoranz ML, Fernández-San Martín MI, Amado-Guirado E., 2013. Fattori di rischio cardiovascolare associati al trattamento cronico con farmaci antipsicotici utilizzati nelle cure primarie. Giornale di Neurologia. 1 dicembre 2013; 57 (11): 495-503. Articolo in inglese, spagnolo. Informazioni sugli Autori: (1) Istituto Catalano della Salute, Barcellona, Spagna.
Riassunto
SCOPI DELLA RICERCA. Confrontare la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare (FRCV) e gli eventi vascolari tra pazienti trattati e non trattati con farmaci antipsicotici.
SOGGETTI E METODI. A Barcellona è stato condotto uno studio trasversale. Abbiamo confrontato i pazienti in cura presso i Centri di Cura Primaria, trattati con o senza antipsicotici tra il 2008 e 2010. Sono state valutate le misurazioni antropometriche, variabili cliniche e i fattori di rischio cardiovascolare. I pazienti adulti e anziani, antipsicotici tipici e atipici, sono stati studiati separatamente.
RISULTATI. I pazienti a cui erano stati prescritti antipsicotici erano 14.087 (63,4% atipici, tra questi il risperidone è il più comune). Abbiamo selezionato 13.724 pazienti con la stessa età e sesso, ma non trattati con antipsicotici (totale di 27.811 pazienti). I pazienti trattati con antipsicotici avevano una maggiore prevalenza di obesità (16,9% contro 11,9%), il fumo (22,2% contro 11,1%), diabete mellito (16% contro 11,9%), e la dislipidemia (32,8% contro 25,8%) (p <0.001). La prevalenza di ictus era significativamente più alta nei pazienti trattati, sia negli adulti (odds ratio = 2.33) sia negli anziani (odds ratio = 1.64)i. La prevalenza di malattia coronarica è risultata simile in entrambi i gruppi (odds ratio = 0.97). Tra i pazienti trattati con antipsicotici, differenze non sono state rispettate in base quelli tipici o atipici.
CONCLUSIONI. I pazienti trattati con farmaci antipsicotici avevano una maggiore prevalenza di diversi fattori di rischio cardiovascolari (diabete mellito, obesità e fumo). La presenza di ictus era più alta nei pazienti trattati con antipsicotici. Nessuna differenza è stata osservata tra rilevanti i pazienti trattati con antipsicotici tipici o atipici.
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Mundet-Tudurí X (1), Iglesias-Rodal M, Olmos-Domínguez C, Bernard-Antoranz ML, Fernández-San Martín MI, Amado-Guirado E., Cardiovascular risk factors in chronic treatment with antipsychotic agents used in primary care.Rev Neurol. 2013 Dec 1;57(11):495-503. Author information: 1Institut Catala de la Salut, Barcelona, Espana.
Abstractin English, Spanish.
AIM:
To compare the prevalence of cardiovascular risk factors (CVRF) and vascular events, between patients treated and untreated with antipsychotic drugs.
SUBJECTS AND METHODS:
A cross-sectional study was done in Barcelona. We compared patients attended in Primary Health Care Centres, treated with or without antipsychotics between 2008 and 2010. Anthropometric measurements, clinical variables, and CVRF were assessed. Adult and elderly patients, typical and atypical antipsychotics, were studied separately.
RESULTS:
14,087 patients had been prescribed antipsychotics (63.4% atypical), the most common being risperidone. We selected 13,724 patients with the same age and gender but not treated (total of 27,811 patients). Patients receiving antipsychotic had higher prevalence of obesity (16.9% vs. 11.9%), smoking (22.2% vs. 11.1%), diabetes mellitus (16% vs. 11.9%), and dyslipidemia (32.8% vs. 25.8%) (p < 0.001). The prevalence of stroke was significantly higher in the treated patients, both in adults (odds ratio = 2.33) and the elderly (odds ratio = 1.64). The prevalence of coronary heart disease was similar in both groups (odds ratio = 0.97). Among patients treated with antipsychotic, differences were not observed depending typical or atypical ones.
CONCLUSIONS:
Patients treated with antipsychotic drugs had a greater prevalence of several CVRF (diabetes mellitus, obesity, and smoking). The presence of stroke was higher in those treated with antipsychotics. No relevant differences were observed between patients receiving typical or atypical antipsychotics.