Intervoice 2015

7° Congresso Mondiale sull'Udire le Voci . Costruire sulla nostra esperienza comune, costruire un mondo in comune. Madrid, Spagna 6 e 7 novembre 2015. Il 7° Congresso Mondiale sull'Udire le Voci si terrà il 6 e 7 novembre 2015 ad Alcalá de Henares, Madrid, Spagna. Alcalá de Henares è famosa per la sua università, fondata nel 1499, il suo motto è “La Città del Sapere”. E' anche nota come la città dove è nato Cervantes, lo scrittore che riuscì a criticare la società del suo tempo attraverso lo sguardo sincero del “matto” letterario più famoso, Don Chisciotte. Il Congresso vuole unirsi a questo splendido paradosso, contribuendo alla comprensione della sofferenza mentale e alla disamina critica della società in cui viviamo.

Dobbiamo reinventare canali e spazi che facilitino la comunicazione, mettendo in collegamento la sofferenza psicologica con la storia individuale di una persona, e condividere il bisogno di comunicare tra uguali. Dobbiamo difenderci dalla stretta soffocante dell'industria farmaceutica e iniziare ad articolare situazioni e progetti grazie ai quali potremo scuoterci da questa impotenza diffusa e rendere possibile pensare e creare nuove realtà. La nostra più intima speranza è che questo Settimo Congresso Mondiale sull'Udire le Voci diventerà parte di questo cambiamento. Un passo in più insieme a molti altri nel cammino verso nuovi percorsi, in modo da ricollegare le persone tra loro e diventare consapevoli della nostra capacità di creare conoscenza e trasformare il mondo che appartiene a noi tutti e che ci viene sottratto un po' ogni giorno. Il nostro futuro e il nostro benessere sono e saranno un impegno collettivo. Se non riconosciamo questo concetto, non avremo un futuro verso il quale valga la pena incamminarsi.

“L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (Italo Calvino, Le città Invisibili)