Secondo tentativo di articolo sulle forme di follia diverse da quelle della nostra civiltà

Verso la fine degli anni '90 scoprii la figura di F. Fanon che era un infermiere francese di origini creole che studiò le forme di follia delle persone che da paesi extraeuropei arrivavano nel nostro mondo. Il problema lo riguardava personalmente perchè lui stesso aveva avuto dei notevoli problemi a farsi accettare in Francia per evidenti problemi non solo razziali ma anche culturali.

Il nome di questo scrittore è legato ad un libro che è diventato un classico "l'es dannes de la terre". A Torino è presente un'associazione Fanon che si interessa di malattia mentale presso gli immigrati.

E' chiaro che uno dei problemi più forti è che certi costumi, certe idee religiose, certe tematiche sessuali, sono viste dagli europei come follia mentre invece sono parte integrante della cultra di determinati popoli. In questo momento sto pensando alle religioni diverse dalla nostra e di come animismo, voodoo, religioni sciamaniche del sud-America, etc. etc., possano essere viste come "cose da pazzi".

Questo porta a incredibili equivoci, oltre ai fenomeni religiosi di cui parlavo prima, ci sono intere categorie di vita sessuale e soprattutto teorie degli "indigeni" sulla riproduzione che sono viste dagli europei come devianti. Basta pensare che in molti popoli della Melanesia non sono i maschi a fecondare le donne ma gli spiriti, mentre il maschio, per così dire, "dilata" la vagina favorendo il futuro parto. In questi popoli, tra l'altro, è presente un complesso matriarcato che porta a colossali equivoci con i "bianchi" che nonotoriamente appartengono a una società patriarcale.

Concludo l'articolo con il problema opposto, di quanto l'idea dei "bianchi" di appartenere a una cultura superiore che ha sempre ragione e che ha diritto di colonizzare il mondo, non sia essa stessa un'idea foriera di deviazioni e pericolosi deliri (vedi Ku Klux Klan).

Alla prossima.

Emanuele Grassi