Pioggia, sembra, ma non è.

Da qualche giorno siamo interessati da un forte ciclone. La luce che raggiunge il suolo è al contempo grigia e brillante, quasi acceca. Il cielo è grigio, velatamente grumoso; diverse tonalità di un profondo azzurro cobalto sembrano illuminare il suolo dai diversi settori della volta celeste coperta dal basso e tetro strato di nubi cicloniche odorose di oceano Atlantico. Sembra piovere, ma a pensarci bene è più una illusione che la vera realtà: dalle nubi cadono lentamente al suolo solo finissime e estremamente rade goccioline d'acqua, fortemente disomogenee. Più che una pioggia, è uno stillicidio che umidifica appena il suolo e infradicia la bassa atmosfera. Al suolo l'atmosfera è fradicia di gocce d'acqua, ma pare al contempo elettrica: mi rende nervoso.

Al suolo sono sbocciati fiori tardo-primaverili , e vederli chiusi a mezzodì, sovrastati da un ciclone tipicamente autunnale, dotato di una luminosità accecante, in rapido moto vorticoso, è sconcertante, mi innervosisce. Il cielo, sembra mosso dalla furia, dalla rabbia, dal pressapoco dozzinale, dal mito; lancia ormai un continuo e pesante memento all'uomo. Questo cielo da inizio millennio ha un effetto sull'umore, soprattutto il mio!

Io oggi mi sento nervoso, e al contempo irritabile, apatico, triste, assai avvilito. Mi sento abbandonato da tutti gli amici e conoscenti, i parenti. Sono frignoso e suscettibile, elettrico come queste goccioline d'acqua che sono tutto fuorché pioggia di primavera. Sotto questo cielo elettrico, grandioso e sconcertante, di un color grigio che acceca, non si può essere sereni o felici. Questa non è pioggia: è rabbia, nervosismo, livore e ingiustizia. Qualcuno mi venga a salvare!!!