Crisi: Unione Consumatori, Italiani In Perenne Ansia E Sfiduciati

Immagine artistica della crisi economica

di Asca. Pubblicato il 29 settembre 2012. Fonte: http://www.wallstreetitalia.com

(ASCA) - Roma, 29 set - ''Giornate vissute a meta' per colpa di preoccupazioni, rabbia e stress: la crisi purtroppo e' anche questo''. E' quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc), commentando i dati emersi da uno studio condotto dall'associazione e Eurodap (Associazione europea disturbo da attacchi di panico) sul sentiment degli italiani in questo periodo di crisi. ''Oggi gli italiani vivono un tale stato di stress che la preoccupazione e' immanente: invade qualsiasi spazio della giornata rallentando tutte le azione che si compiono abitualmente - afferma la presidente di Eurodap, Paola Vinciguerra - accade, quindi, che anche i momenti ludici non sono vissuti a pieno: al cinema, al parco, al telefono con un'amica o giocando con i propri figli si continua a pensare alle bollette da pagare, alla spesa da fare e ai rischi per il proprio lavoro, in un continuo clima di sconforto dal quale diventa sempre piu' difficile uscire''. ''Se fino a dieci anni fa - prosegue la psicologa - gli italiani si preoccupavano di problemi come l'inquinamento, il traffico, il futuro politico del Paese, oggi si vive un tal senso di precarieta' da essere terrorizzati dal futuro e dalla possibilita' di un imprevisto che manderebbe letteralmente in tilt il budget familiare, che gia' fatica a quadrare. Non solo, gli italiani oltre ad essere in perenne ansia (e l'aumento del 20% della vendita di psicofarmaci e il proliferare di malattie come gastriti e cistiti ne sono la riprova) sono del tutto sfiduciati dalla classe politica: si sentono come quel ragazzino al quale i genitori dicono che non puo' avere un giocattolo nuovo perche' la famiglia e' in difficolta' e poi vede mamma e papa' andare a cena fuori tutte le sere, farsi regali costosi e comprare la macchina nuova''. ''La cartina di tornasole di questa rabbia - commenta Dona - e' il web, diventato ormai il canale privilegiato per sfogarsi attraverso blog e social network; anche le email che giungono agli sportelli della nostra Unione ne sono la prova: il 15% della posta non sono denunce e reclami, ma sfoghi di gente che ci scrive perche' dopo anni di lavoro non riesce a tirare avanti con la pensione; famiglie che hanno investito tutti i risparmi per comprare una casa che non possono piu' permettersi; consumatori arrabbiati per gli ennesimi aumenti ingiustificati. E' fondamentale - conclude Don a- che non sia proprio la paura del fallimento a portare al vero e proprio default''.