Cooptazione psichiatria: l'alleanza tra psichiatria accademica e l'industria farmaceutica

Pastiglie rofuse da un rotolo di dollari a mo di cornucopia

Moncrieff J.,"Cooptazione psichiatria: l'alleanza tra psichiatria accademica e l'industria farmaceutica". Società di Psichiatria Epidemiologica,. 2007 luglio-settembre; 16 (3) :192-6. Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov.

Riassunto
Questo editoriale presenta argoentazioni a favore della tesi secondo cui l'alleanza tra psichiatria accademica e industria farmaceutica è nociva. Si procede attraverso una revisione critica della letteratura accademica e l'analisi della copertura mediatica delle attività del settore farmaceutico. L'industria e la professione psichiatrica ottenegono entrambe vantaggi dalla promozione dei modelli biomedici di disturbo psichiatrico e dal suo trattamento farmacologico. Questa confluenza di interessi ha portato ad esagerare l'efficacia dei farmaci psichiatrici e al disinteresse per i loro effetti avversi, ha distorto la conoscenza e la pratica psichiatrica. La psichiatria accademica ha aiutato l'industria a colonizzare sempre più ampli settori della vita moderna, al fine di espandere il mercato dei farmaci psicotropi. Persuadere le persone a comprendere i loro problemi in termini di difetti biologici oscura l'origine sociale e del contesto del disagio di questi, impedisce alle persone di cercare soluzioni sociali o politiche. La psichiatria ha il potere di sfidare il predominio del settore farmaceutico e dovrebbe indirizzare i propri sforzi allo sviluppo di alternative al trattamento farmacologico di routine. La psichiatria deve disimpegnarsi dal settore industriale, se vuole fare progressi reali nella comprensione dei disturbi psichiatrici e contribuire a invertire le conseguenze sociali negative della progressiva medicalizzazione dell'esperienza umana.

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Moncrieff J., "Co-opting psychiatry: the alliance between academic psychiatry and the pharmaceutical industry". Epidemiol Psichiatr Soc. 2007 Jul-Sep;16(3):192-6. Source: http://www.ncbi.nlm.nih.gov.

Abstract.
The editorial presents the arguments that an alliance between academic psychiatry and the pharmaceutical industry is harmful through a critical review of the academic literature and media coverage of activities of the pharmaceutical industry. The industry and the psychiatric profession both gain advantages from promoting biomedical models of psychiatric disturbance and pharmacological treatment. This confluence of interests has lead to the exaggeration of the efficacy of psychiatric drugs and neglect of their adverse effects and has distorted psychiatric knowledge and practice. Academic psychiatry has helped the industry to colonise more and more areas of modern life in order to expand the market for psychotropic drugs. Persuading people to understand their problems as biological deficiencies obscures the social origin and context of distress and prevents people from seeking social or political solutions. Psychiatry has the power to challenge the dominance of the pharmaceutical industry and should put its efforts into developing alternatives to routine drug treatment. Psychiatry needs to disengage from the industry if it wants to make genuine advances in understanding psychiatric disorder and help reverse the harmful social consequences of the widening med-icalisation of human experience.