Iperprolattinemia indotta da farmici e composti chimici: comprovato da ampie evidenze l'effetto cancerogeno sia sugli umani, sia sulle cavie.

Proiezione di un dipinto di Van Gogh su di un edificio.

Harvey PW (1), Everett DJ, Springall CJ., Effetti collaterali della prolattina nei roditori e nell'uomo: carcinoma mammario e prostatico. Informazioni sull'autore:
(1) Dipartimento di Tossicologia, Covance Laboratories Ltd., Otley Road, Harrogate, North Yorkshire, Regno Unito, E-Mail: [email protected]

Riassunto.
Farmaci e sostanze chimiche che hanno dimostrato di indurre carcinogenesi mammaria nel ratto e/o nel roditore attraverso l'eccesso di prolattina sono stati tradizionalmente sostenuti per rappresentare un rischio minimo o nullo per l'uomo in un contesto tossicologico regolatorio. La base di questa ipotesi viene rivista e inserita nel contesto con nuove prove nell'uomo che la prolattina può essere un promotore del tumore al seno e alla prostata. Questa evidenza include epidemiologia, studi sui pazienti che coinvolgono la valutazione endocrina e la biologia molecolare nelle cellule umane. Si è concluso che l'iperprolattinemia è associata ad un aumento del rischio di carcinoma mammario sia nelle donne in post che in premenopausa, che gli studi di carcinogenicità sui ratti sono predittivi della risposta umana e che in un contesto tossicologico regolatorio i tumori mammari indotti dalla prolattina da farmaci e sostanze chimiche non genotossiche sono un effetto negativo che non deve essere ignorato. Sono necessarie ulteriori prove sul rischio di cancro alla prostata, ma la biologia molecolare indica che la prolattina induce anche la proliferazione delle cellule della prostata e inibisce l'apoptosi, che sono simili alle risposte osservate nelle cellule del cancro al seno.
PMID: 18709700; DOI: 10,1177 / 0269881107082624

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Harvey PW (1), Everett DJ, Springall CJ., Adverse effects of prolactin in rodents and humans: breast and prostate cancer. Author information: (1) Department of Toxicology, Covance Laboratories Ltd., Otley Road, Harrogate, North Yorkshire, UK. [email protected]

Abstract
Drugs and chemicals shown to induce mammary carcinogenesis in the rat/rodent via prolactin excess have traditionally been argued to pose little or no risk to humans in a regulatory toxicology context. The basis for this assumption is reviewed and placed into context with new evidence in humans that prolactin may be a tumour promoter in the breast and prostate. This evidence includes epidemiology, patient studies involving endocrine evaluation and molecular biology in human cells. It is concluded that hyperprolactinaemia is associated with an increase in breast cancer risk in both post and premenopausal women, that rat carcinogenicity studies are predictive of the human response, and that in a regulatory toxicology context prolactin-induced mammary tumours from nongenotoxic drugs and chemicals are an adverse effect that should not be ignored. More evidence is required concerning prostate cancer risk but molecular biology indicates that prolactin also induces prostate cell proliferation and inhibits apoptosis, which are similar to the responses observed in breast cancer cells.
PMID: 18709700; DOI: 10.1177/0269881107082624