Comprendere la riduzione di attività associata alle psicosi: il ruolo dello stigma e dell'autovalutazione della "malattia".

Pazienti psichiatrici in camicia di forza accasciati su una panchina

Moriarty A, Jolley S, Callanan MM, Garety P., 25/02/2012. "Comprendere la riduzione di attività associata alle psicosi: il ruolo dello stigma e dell'autovalutazione della malattia.", Psichiatria Sociale e di Psichiatria Epidemiologica. Dipartimento di Psicologia Applicata, Canterbury Christ Church University, Canterbury, UK. Autore referente: [email protected] Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/guide/

Riassunto:

Obbiettivi:
Uno degli obbiettivi primari dei servizi di salute mentale è aumentare l'attività e l'inclusione sociale delle persone sofferenti di psicosi. Comprendere il meccanismo soggiacente della riduzione di attività associato alle psicosi ci può informare con maggiore accuratezza sugli obbietivi da raggiungere con gli interventi riabilitativi. Ansietà, depressione, sintomi positivi, angoscia, contribuiscono tutti a determinare l'inattività del paziente psicotico, ma molta della varianza di questa inattività rimane inspiegata ed è ancora poco compresa. Impatto della valutazione della malattia sul suo trattamento: umore, coinvolgimento nei trattamenti e qualità della vita sono tutti fattori implicati. E' plausibile ritenere che anche la valutazione della malattia influenzi l'attività del paziente psicotico.

Metodi:
50 persone affette da psicosi hanno completato delle misure di attività, dei sintomi positivi e negativi, dell'ansia e della depressione, delle funzioni cognitive, dello stigma e infine della comprensione e della percezione della malattia.

Risultati:
Le regressioni multiple hanno rivelato che lo stigma interiorizzato dallo psicotico è significativamente correlato alla diminuzione dell'attività, mentre non lo sono ne' la comprensione ne' la percezione della malattia. Il 42% della varianza dell'attività del paziente psicotico viene spiegata dallo stigma, dai sintomi positivi di angoscia e dal supporto sociale. Non correlati all'attività del paziente psicotico risultano essere le funzioni cognitive, i sintomi positivi e le influenze ["affect" nel testo, N.d.T.].

Conclusioni:
Per persone sofferenti di una psicosi, i livelli di attività sembrano essere compromessi in modo particolare dalla paura di quello che gli altri possono pensare di lei, e della paura del trattamento che a essa gli altri riserveranno. Indirizzando direttamente i trattamenti su queste paure, dovrebbe migliorare l'efficacia dei trattamenti riabilitativi. Specificatamente, interventi cognitivo-comportamentali individualizzati dovrebbero essere un utile ausilio a terapie "narrative" orientate alla guarigione, complementariamente a campagne di informazione pubblica finalizzate alla riduzione delle inclinazioni e dei comportamenti discrimanatori rivolti a chi soffre di psiicosi da parte del pubblico.

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Versione originale:
Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol. 2012 Feb 25.
Understanding reduced activity in psychosis: the roles of stigma and illness appraisals.
Moriarty A, Jolley S, Callanan MM, Garety P.
Source
Department of Applied Psychology, Canterbury Christ Church University, Canterbury, UK, [email protected].

Abstract

PURPOSE:
Increasing activity and social inclusion for people with psychosis is a primary goal of mental health services. Understanding the psychological mechanisms underlying reduced activity will inform more carefully targeted and effective interventions. Anxiety, depression, positive symptom distress and negative symptoms all make a contribution, but much of the variance in activity remains unaccounted for and is poorly understood. Appraisals of illness impact on adjustment to illness: mood, engagement in treatment and quality of life are all affected. It is plausible that illness appraisals will also influence activity. This study investigated the extent to which three components of illness appraisal accounted for variance in activity.

METHOD:
50 people with psychosis completed measures of activity, positive and negative symptoms, anxiety and depression, cognitive functioning, stigma, insight and illness perceptions.

RESULTS:
Multiple regression revealed that internalised stigma, but not insight or illness perception, was significantly correlated with reduced activity. 42% of the variance in activity was accounted for by stigma, negative symptoms, positive symptom distress and social support. Affect, cognitive functioning and positive symptoms were not associated with activity.

CONCLUSION:
For people with psychosis, activity levels appear to be compromised particularly by fears of what others think of them and how they will be treated by others. Directly targeting these fears should improve the impact of psychological interventions on functioning. Specific, individualised cognitive behavioural interventions could be a useful adjunct to recovery-focused narrative therapies and complement public information campaigns to reduce discriminatory attitudes and behaviours.