Arte e creatività per vincere lo stigma verso la malattia mentale

Riflesso sul vetro di un internato in OPG

Varese. 17/05/2012
[email protected]. Arte e creatività per vincere lo stigma verso la malattia mentale. Studenti del Liceo Artistico Frattini e pazienti della Psichiatria di Varese uniti da un obiettivo comune. L’inaugurazione il prossimo 23 maggio al CPS di via Maspero. Fonte: http://www3.varesenews.it

Il muro nel tempo è il titolo di un'iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto di lotta allo stigma nei confronti della malattia mentale che vede da anni impegnata l’Unità Operativa di Psichiatria del Presidio di Varese, diretta dal prof. Simone Vender, insieme alle Associazioni dei Famigliari della Provincia. L'appuntamento è per il prossimo 23 maggio, alle ore 9.30, nella struttura del Centro Psicosociale e del Centro Diurno di Varese, in Via Maspero 22, quando sarà inaugurata la vivace decorazione del muro che costeggia la salita che porta all’edificio con coloratissime piastrelle in ceramica fabbricate e dipinte dai pazienti dell’Unità Operativa Psichiatria del Presidio di Varese assieme ai ragazzi del terzo, quarto e quinto anno del Liceo Artistico Frattini di Varese.

Studenti e pazienti hanno lavorato insieme all’interno di laboratori di espressività per l’intero anno scolastico, realizzando un'opera che ha donato bellezza artistica ad un muro altrimenti grigio e anonimo. Il programma della giornata prevede, in apertura, il saluto delle autorità: il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, Walter Bergamaschi e il Sindaco di Varese, Attilio Fontana, oltre che il prof. Simone Vender. Seguiranno gli interventi dedicati ad illustrare il progetto a cura del Dott. Rosario Sutera, Psicologo presso il CPS di Varese, e del Prof. Ermanno Morosi, Vicepreside del Liceo Frattini. Interverranno quindi alcuni protagonisti del progetto: studenti e pazienti racconteranno la loro esperienza di collaborazione per un obiettivo comune. Una Tavola Rotonda, condotta dalla Dott.ssa Lisetta Buzzi Reschini, approfondirà le tematiche inerenti la salute mentale. Infine sarà messa in scena una rappresentazione teatrale dal titolo “Liberamente - laboratorio di espressività corporea”, preparata nell’ambito delle attività riabilitative dell'Unità Operativa Psichiatria del Presidio di Varese.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

«Oltre all'importanza indiscutibile della collaborazione con istituzioni significative della città realizzatesi con questo progetto, - ha commentato il prof. Simone Vender - vorrei sottolineare come l’impegno per abbellire un luogo di cura e di vita insieme, significhi anche valorizzare il lavoro svolto in quel luogo. E se questo avviene in un ambito come la psichiatria, offre davvero la misura della distanza con il passato, quando la scarsa attenzione al paziente si accompagnava alla scarsa cura dell'ambiente e l'emarginazione degli addetti alla psichiatria era accompagnata da una svalutazione della loro disciplina. Ritengo che l'iniziativa, attuata grazie alle idee e alle capacità degli operatori e di tante altre persone, possa essere testimonianza del nuovo valore sociale raggiunto dalla psichiatria territoriale e ospedaliera».

«Il Copasam, coordinamento provinciale delle associazioni per la salute mentale, dal 2003 promuove e sostiene progetti e interventi contro lo stigma e il pregiudizio nei confronti di chi soffre di disturbi psichici sul territorio della provincia di Varese - ha commentato Lisetta Buzzi Reschini, presidente Copasam Varese - L'ottima collaborazione, ormai consolidata, con i Dipartimenti di Salute Mentale e le scuole è fondamentale. Ringraziamo in questo caso l’Unità Operativa Psichiatria di Varese, diretta dal professor Vender: l'inaugurazione del mosaico realizzato dagli studenti del liceo Artistico Frattini e dagli utenti del Centro Diurno con il coinvolgimento della città di Varese rappresenta un altro progetto che va in porto, un altro contributo importante per la promozione di una cultura dell'accettazione e della solidarietà. senza la quale non può esistere possibilità di riabilitazione e di integrazione». «Il Liceo Artistico Frattini ha accolto con entusiasmo la proposta di collaborare a un progetto con la Psichiatria di Varese, data la sua valenza educativa. - aggiunge il prof. Ermanno Morosi, vicepreside del Liceo Artistico Frattini di Varese - Si è trattato infatti di realizzare delle formelle in ceramica con funzione decorativa, ma soprattutto di interagire con alcuni pazienti all’interno di un laboratorio artistico e di riflettere, sotto la guida degli operatori psichiatrici, sulla realtà del disagio mentale. Il progetto ha così realizzato delle sinergie autenticamente educative, coniugando la didattica artistica con la formazione umana dello studente. E’ questo il senso più profondo dei progetti che vedono il Liceo attivo sul territorio, aperto alla collaborazione con diversi Enti: è la scuola che tenta di superare la propria chiusa autoreferenzialità e di costruire dei percorsi che vadano oltre l’aspetto specificamente didattico. Sottolineo anche che questa collaborazione fa seguito a una precedente, che ha visto i nostri studenti impegnati in un progetto di qualificazione artistica dell’Hospice oncologico dell’Ospedale di Circolo, anche quella un’importante occasione di arricchimento umano».