Le riunioni del gruppo secondo Nicola

Salve a tutti;anch'io faccio parte del gruppo da circa tre settimane. Quello che facciamo durante le riunioni è confrontarci, parlando delle nostre esperienze, cercando di svolgere le nostre idee, comunicando ciò che sappiamo e che vorremmo far conoscere a chi è presente. Capita a volte, che ognuno di noi, abbia dei problemi e così ci confrontiamo l'un l'altro cercando di venirci incontro, approvando o comunque cercando di apportare delle modifiche ai nostri comportamenti o alle nostre abitudini. La scelta dei temi affrontati varia di volta in volta. Abbiamo delle opinioni distinte, ci sono dei contrasti su ciò che riguarda certe tematiche e le nostre idee possono essere fraintese oppure essere interpretate in modo da far insorgere a chi ci ascolta un'interpretazione falsa, erronea e travisata . A causa dei nostri malumori interni, spesso le discussioni sono interrotte da chi non vuole o non vorrebbe che le nostre conoscenze vengano alla luce. Anche noi siamo sensibili ai possibili modi di interpretazione e ciò conferisce al gruppo un alone di mistero che rende per certuni una difficoltà in più di aprirsi con chi non ci conosce. Ma la possibilità di dire ciò che si pensa è una scelta che noi vorremmo si confermasse ogni volta. Sinceramente, è positivo il fatto che ci si confronti anche perchè la possibilità è offerta a tutti in modo da sentire quello che gli altri hanno da dire. Credo che questo, sia un inizio di ciò che si definisce libertà di pensiero o libera scelta che coinvolge sia lo sviluppo della psiche, sia lo stato delle espressioni che sono difficili da tirar fuori poiché viscerali, innesse e connesse con il nostro modo di vedere le cose e come approntarsi a risolverle.

Nicola Frache