Danza: un toccasana a tutte le età. E il tango aiuta a trovare l'equilibrio

Fotografia di un danzatore folle

Danza: un toccasana a tutte le età. E il tango aiuta a trovare l'equilibrio. Secondo recenti ricerche il ballo riduce il rischio di malattie neurodegenerative, poichè il pensiero creativo stimola l'ippocampo e rinnova le connessioni neurali impedendone il degrado. Il tango è consigliato per chi è affetto da patologie cardiocircolatorie, respiratorie e problemi di postura. Di Rossella Consoli. Fonte: www.quotidiano.net

Bologna, 4 marzo 2013 - Sembra incredibile ma vero, un'attività elettrizante e movimentata come il ballo, non porta solamente benefici al corpo come si è soliti credere, ma anche alla mente. Lo dimostra la ricerca effettuata dall' Albert Einsten College of Medicine di New York che ha condotto uno studio durato vent'anni sui problemi dell'invecchiamento e delle malattie correlate, come l'Alzheimer. L'avanzare dell'età influenza le facoltà mentali, ma alcune attività ricreative possono tardarne l'effetto. La ricerca ne ha valutato alcune: è risultato che andare in bicicletta, nuotare e giocare a golf non hanno nessun ruolo nel combattere la demenza; la lettura invece ne riduce il rischio del 35%; risolvere puzzle e parole crociate comporta la notevole riduzione del 47% e, contro ogni previsione, ballare riduce il rischio di malattie neurodegenerative del 76 %.
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Ballare incrementa le capacità cognitive a tutte le età, oltre a dare uno slancio allo stile di vita, soprattutto è un hobby che dovrebbe essere praticato spesso. Infatti Joseph Coyle, psichiatra dell'Harvard medical school, spiega come la corteccia celebrale e l'ippocampo, interessati a queste attività, siano molto duttili e debbano essere usati di frequente per autorigenerarsi. Il pensiero creativo, come quello che si attiva necessariamente quando si improvvisano i passi di un ballo, solidifica le connessioni neurali così da compensare la perdita di cellule causata dall'invecchiamento. Poichè durante la danza, quelli che apparentemente sembrano movimenti istintivi in realtà sono micro-scelte effettuate dalla nostra mente seguendo il ritmo della musica, quindi molto veloci e scattanti. Questa sincronia nello scegliere in pochi secondi sempre nuovi movimenti porta ad una sorta di ginnastica neurale, l'effetto benefico per eccellenza per rimanere giovani il più a lungo possibile. Inoltre il ballo richiede di memorizzare i passi e lavorare con un partner, il che intensifica sfide mentali cruciali per mantenersi svegli e brillanti.

«Il ballo è considerato una fisioterapia leggera, dolce e armonica » spiega da parte sua Gianni Pezzoli, direttore del centro per il Parkinson a Milano. Il Parkinson provoca tremore, difficoltà di equilibrio, ipertono plastico e lentezza nei movimenti che portano nel soggetto la tendenza ad isolarsi, e a soffrire talvolta di depressione, la musica e la danza spingono alla socializzazione. « In questo modo il paziente è costretto, in modo giocoso, a compiere passi che normalmente eviterebbe di fare. Il ritmo stimola la motilità automatica che così evita ai piedi di inciampare». Il tango in particolare sembra più efficace per mantenere l'equilibrio, una postura corretta e una buona deambulazione. Sulla base degli studi più attuali, il reparto di riabilitazione specialistica dell'Ospedale San Giuseppe di Milano ha scelto di introdurre la tangoterapia nei protocolli per i percorsi di riabilitazione di diverse malattie quali, parkinson, sclerosi multipla, esiti di ictus, disturbi dell'equilibrio e patologie croniche respiratorie. Dopo una prima fase sperimentale, fatta a luglio scorso, ad ottobre è partito il progetto vero e proprio che prevede due sessioni settimanali di circa 45 minuti ciascuna delle quali condotta da Marilena Patuzzo, coordinatrice infermieristica della riabilitazione neurologica nonché maestra di ballo professionista. Non solo a livello fisico ma anche a livello psicologico e relazionale questo approccio fa sentire meno malati e più allegri.

Ultima ma non meno importante, una ricerca della Mayo Clinic afferma che i balli sociali aiutano a ridurre lo stress, migliorano la resistenza e il coordinamento. Oltretutto fa aumentare la serotonina, conosciuta anche come ormone del buonumore, che dona una generale sensazione di benessere fisico. Insommma, che la musica abbia inizio in tutte le sue salse.

di Rossella Consoli