Allucinazioni tattili 3

Io sono Emanuele, avevo già scritto su questo argomento un po' di tempo fa, per l'esattezza sulla presenza di corpi "astrali" con cui mi capita a volte di fare sesso come se fossero veramente dotati di volontà propria. Quello che voglio aggiungere questa volta è che nella storia della filosofia (se permettete è praticamente il mio mestiere) si è sempre ritenuto che l'esperienza tattile fosse qualcosa che quasi sempre dava la certezza dell'oggettività. Va bene le allucinazioni acustiche, va bene quelle olfattive, ma quelle tattili no! Il tatto è sempre stato ritenuto un senso primario, nel senso Galileiano del termine, sarebbe a dire da un accesso non filtrato a quello che potremmo chiamare "il mondo quale esso è". A volte non è così. Questo pomeriggio sognavo un mio amico che mi faceva solletico alla gamba destra; al risveglio la gamba era intorpidita e messa male, per cui potreste dire che una base organica c'era nel mio sogno, ma niente giustifica la nitida sensazione di sentire le dita che ti solleticano e tu che ridi. A volte anche il tatto è un senso secondario, sempre nel senso seicentesco del termine (vedi Galileo e Locke). Provate a pensarci su!

Emanuele