Due parole su identità e psicosi.

Una brava psicologa che conosco mi ha prestato un libro che sto finendo di leggere che si chiama "caduto da una stella" di Arnaldo Ballerini. Il tema trattato è l'identità nella psicosi. Uno degli strumenti impiegati deriva da Paul Ricoeur ed è l'identità come "idem" e come "ipse". All'incirca vuol dire essere la stessa persona nel tempo (idem) ed essere veramente se stessi (ipse), quindi l'impiego di questo strumento concettuale si rivela di grande utilità nell'analizzare le drammatiche scissioni di personalità della schizofrenia e di certi stati pre-paranoici. Altro tema trattato è il delirio sulle proprie origini, per cui impiega il termine "romanzo famigliare": per esempio fantasticare sulle origini nobiliari della propria famiglia, come nel caso del ragazzo che da il titolo al libro, aspettare nei boschi l'arrivo degli extraterrestri che sono i propri veri genitori. Come vedete anche questo è un problema di identità, in un senso molto ampio. Altro tema in cui Ballarini si dimostra un valente fenomenologo è applicare concetti di verità diversi da quello dominante nella cultura occidentale, cioè la corrispondenza tra intelletto e cosa, evitando l'antinomia di delirio = falsità e ragione = verità, tutto ciò analizzando temi derivati da Husserl e di rapporto tra il soggetto e quello che potremmo chiamare "attribuzione di senso ai fenomeni". Questo per me è solo un breve intervento su questo libro, prometto che ne farò uno più completo quando avrò finito l'opera.

Emanuele Grassi